Il processo che da vita ad un nuovo impianto di scarico Zard passa attraverso una serie di fasi ben definite, dove ogni reparto deve dare il massimo per arrivare infine ad un prodotto della qualità migliore e dallo stile unico. Dall’estro del designer alla precisione dei tecnici, ogni secondo è cruciale per produrre un impianto di scarico Zard. Vediamo come si susseguono tutte le fasi!

Potere alla fantasia: la fase di design e prototipazione.

Il primo passo verso la creazione di un impianto di scarico di Officine Italiane Zard è sicuramente quello compiuto dal Centro Stile interno, che partorisce la prima e primordiale idea dello stile che il nuovo sistema dovrà avere e definisce le caratteristiche di massima. Inizia poi una fitta collaborazione con il Reparto Prototipi: in questo laboratorio, infatti, artigiani altamente specializzati iniziano lo studio della nuova moto per cui si progetta il sistema di scarico, smontandola e analizzandone caratteristiche e peculiarità con un’importante opera di reverse engineering. Insieme ai designer, i tecnici iniziano poi a saldare le prime versioni del nuovo scarico, i veri e propri prototipi, che saranno poi modificati e perfezionati fino ad arrivare ad un risultato desiderato – che unisca tanto le velleità tecniche e omologative quanto quelle stilistiche e prestazionali. Questa fase ha un tempo variabile, da una a tre settimane, e dipende molto dal grado di complessità del progetto che si va ad approntare.

Il Centro Stile Zard

Permetteteci di spendere qualche parola per parlare a tutti voi appassionati del Centro Stile di Officine Italiane Zard. Il design è un aspetto cruciale di ogni impianto di scarico, ma in particolare Zard ne ha fatto uno dei pilastri dei propri prodotti, che da sempre si distinguono da quelli dei competitors per il loro stile distintivo e integrato in quello della moto su cui sono montati. Questo target è stato raggiunto mediante l’ingresso in Azienda di Giuseppe Armano, nel 2021, un design con esperienza pluridecennale nel campo dell’automotive design ed una lunghissima esperienza nel Centro Stile Alfa Romeo, che ha dato un’impronta decisiva al look dei nuovi impianti Zard. Primo sistema di scarico realizzato con questo nuovo approccio integrato è stato quello per la Triumph Street Triple 765, completo di un aerodinamico paracalore in fibra di carbonio, cui han fatto poi seguito alcuni modelli di grande successo come l’impianto per la Harley-Davidson Sportster S 1250 o quello per la Ducati Monster 937.

Nelle mani degli ingegneri: testing e industrializzazione.

Uno scarico Zard deve essere bello, certo, ma non solo. Deve anche essere sicuro, incontrare i requisiti di omologazione e perché no, offrire un miglioramento delle performance dinamiche della moto! Definita quella che sarà dunque la sua veste finale, i tecnici e gli ingegneri di Officine Italiane Zard si occupano alla fase di testing del nuovo impianto di scarico, che prevede lunghe sessioni di lavoro sul banco prova per assicurarsi che emissioni e prestazioni siano perfettamente ottimizzate. Al tempo stesso, i tecnici della Direzione Tecnica interna si occupano di definirne l’industrializzazione. Fino a questo momento infatti, il progetto di un nuovo scarico Zard è ancora una realizzazione fortemente artigianale, che dovrà poi essere tradotta in un dettagliato progetto e modello informatico per garantire una successiva produzione esente da ogni tipo di difformità o difetto. Come sempre, estro e artigianalità incontrano tecnologia e know-how industriale, per il miglior risultato possibile. Gli ultimi ritocchi: omologazione e messa in produzione. Ci siamo quasi: il prototipo del nuovo impianto di scarico Zard è stato terminato e gli appassionati scalpitano per montarlo sulle loro moto. Cosa manca? Un passaggio cruciale, in realtà: l’omologazione! Tutti gli scarichi omologati di Officine Italiane Zard devono sottostare ai severi test dell’instituto TuV Italia, che ne certifica sicurezza e rispetto delle normative fissate dall’Unione Europea. Questa fase dura mediamente dalle due alle tre settimane, terminata la quale si può finalmente passare alla produzione del nuovo impianto di scarico che, come per ogni creazione di Zard, avviene interamente in Italia, nella Factory di Baldichieri d’Asti, in Piemonte. Moto diverse hanno esigenze diverse e così gli impianti di scarico che per esse sono progettati: per questo motivo, la finestra temporale che conduce il prototipo definitivo alla messa in produzione è piuttosto ampia e può variare da un minimo di una settimana ad un massimo di un mese, a seconda delle specifiche.

Finalmente in strada: la consegna di uno scarico Zard.

Bene, ci siamo, tutto è andato secondo i piani e finalmente lo scarico può essere ordinato dai motociclisti di tutto il mondo! Mentre il Team dell’Ufficio Marketing si prodiga a creare tutti i materiali promozionali e a pubblicare sul sito zardlab.com e sulle pagine social di Officine Italiane Zard tutti i materiali sul nuovo arrivato, i reparti produttivi si occupano di assemblare le unità di serie, realizzate secondo le esatte specifiche di ogni cliente al momento dell’ordine, con tutte le diverse finiture possibili. Dalla carta del designer all’asfalto della vostra strada preferita, in circa due mesi. Ora sapete anche voi come nasce un nuovo impianto di scarico di Officine Italiane Zard!

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